Non dimenticare certa bellezza, ti prego.
Non dimenticare le distanze, le voci,
le mancanze. Non dimenticare.
Qualcuno, so chi, mi ha detto
che ho sempre bisogno di mettere
in discussione quel che sono,
dove sono, cosa faccio.
Ha ragione, ho pensato.
Non dimenticare la strada,
da dove vieni e cosa hai fatto,
ecco, si, la strada percorsa,
non dimenticarla. Non
pensare alla strada prossima,
che ti frega, la scoprirai
facendo.
Qualcuno, so chi, mi ha detto
che essere forte è la mia
essenza. Magari, ho pensato.
Mi piace star seduta,
da sola, in silenzio e far
nulla. Non, però, se diventa
costante.
Qualcuno, so chi, mi sorride.
Fa bene,penso.
Posted in: Non prosa
Silver Silvan
8 Maggio 2013
Bello, mi ha colpito soprattutto questa parte.
“Non dimenticare la strada,
da dove vieni e cosa hai fatto,
ecco, si, la strada percorsa,
non dimenticarla. Non
pensare alla strada prossima,
che ti frega, la scoprirai
facendo.”
Mi ha colpito perché mi sono ricordata di quando mi ha chiesto per quale motivo, pur disprezzandoli, passassi il mio tempo sui blog. Ricorda? Le avevo risposto che i motivi erano personali. In effetti, la ragione per cui vago tra un post e l’altro è l’assoluta certezza che i blog sono vicoli ciechi, senza sbocco, fini a se stessi, asettici e sterili. Fa effetto, sentir parlare di strade in questo contesto di vicoli ciechi, in cui conta prevalentemente il contenitore, più di chi c’è dentro. Per me, all’inizio, era l’esatto contrario, contavano più quelli dentro il blog che lo stupido blog, forse perché non ho mai avuto velleità letterarie. Era un semplice luogo di incontro. Fa strano vedere come, chi parla tanto di mancanze, sia pronto a buttare nel cesso chiunque per tutelare un blog, lo trovo insopportabilmente disonesto. Alludo alla signorina Straf, naturalmente. Io almeno sono consapevole di aggirarmi in mezzo a strade senza sbocco in cui, tutt’al più, si incontrano ombre e fantasmi. Nessuno abbraccia ombre e fantasmi, nessuno ne sente la mancanza o ambisce a volerli conoscere meglio. A meno che non si sia un’ombra o un fantasma, naturalmente. Di relazioni con ombre e fantasmi non sono esperta, temo. Mai stata né l’uno né l’altro. Forse per questo, dietro ad un’immaginetta persino più piccola di un francobollo, ci starei decisamente stretta. E non esiste che mi devo iscrivere a qualcosa per dire la mia. Passare da un vicolo cieco ad un cortile tra quattro mura mi sembra un peggioramento.
jackilnero
8 Maggio 2013
che cos’è una relazione umana?
Bisogna per forza vedersi? è una parola giusta in un momento buio? Se a volte la frase di un libro ci puo’ salvare, o una nota particolare, perchè non potrebbe farlo un altro essere umano, anonimo o quasi, dietro un avatar, che ci parla?
Anche io la vedo in parte come lei, ma penso anche che in parte una relazione tra due persone non si misura col tempo , la durata, la vicinanza fisica.
Non me la sento di sminuire.
cq
8 Maggio 2013
Ho letto almeno 5 volte questo suo commento, Silvana, e devo ammettere che faccio una grande fatica a capire realmente cosa lei voglia dire o cerchi di spiegare: non capisco perché si aggira in vicoli cechi e tra fantasmi, visto che li ritiene tali, se poi se ne sente così aliena e distante; non capisco perché prenda sul personale una stanchezza altrui che, se conosco un po’ Straf, mi creda, non ha nulla a che fare con lei ma con una necessità profondamente intima: il suo primo gesto di “mettere una dogana” d’accesso al blog non nasce dalla volontà di preservare il blog in quanto tale, ma dalla frustrazione di vedere ripetersi litigi di scarso interesse portati avanti con parole gratuitamente ma estremamente violente che, tra l’altro, non la (ci) riguardano.
Questo in fondo dichiarato disprezzo nei confronti dei blog in generale e dei frequentatori rende incomprensibile quel suo personale motivo che la spinge a starci dentro.
Le dico tutto questo perché sono realmente curiosa, perché realmente vorrei capire.
Non mi sento un fantasma, non uso il blog per sguazzare dentro ai miei pensieri. La mia necessità è principalmente comunicativa e si rivolge, in origine, a me e alle persone che popolano la mia vita fisica. Nel tempo questa cosa si è mutata ed arricchita perché, volente o nolente, ho iniziato a passare del tempo con gente che non ho mai visto in faccia (con le dovute eccezioni date dal caso) ma che ha iniziato a far parte, in qualche modo, della mia vita. Per quanto restia e sospettosa io sia stata e sarò, credo, sempre. Ma quella è una questione di natura.
Mi spieghi, Silvana. Per davvero, mi faccia capire.
Silver Silvan
8 Maggio 2013
Mi aggiro nei vicoli ciechi per lo stesso motivo per cui mi sono guardata le trasmissioni della De Filippi. Per capire cosa ci trovano gli altri. Io non ci trovo proprio niente. Non a caso, il blog non ce l’ho. Se la sua necessità è prevalentemente comunicativa, mi sembra scontato sapere che se si sta in una piazza può capitare di incappare nell’ubriaco molesto o nell’imbecille, come è capitato nei giorni scorsi. Si chiama caso limite, insomma. Ha mai sentito che per un fuori di testa ubriaco che smateria si mettano a transennare la piazza e chiedano la carta d’identità per entrarci? Se non ricordo male i blog sono spazi pubblici,.
cq
8 Maggio 2013
Intanto il blog non è uno spazio pubblico: ha un gestore e un proprietario che decide, dittatorialmente, cosa farne. Poi, comunque, non credo non ci trovi nulla nei blog altrimenti, le ripeto, li avrebbe abbandonati dopo averci dato quell’occhiata che ha dato ai programmi della De Filippi: se resta davanti al televisore si vede che, in fondo, le piacciono e qualcosa ci troverà.
Silver Silvan
8 Maggio 2013
Ha ragione, c’è anche una componente di incredulità. Non riesco a credere che su Internet circoli solo gente di merda, vuota e insulsa. E’ in contrasto con le leggi della statistica.
cq
8 Maggio 2013
Questo lo scrive Straf:
“Anch’io. Da questo catorcio di telefono, poi, riesco raramente ad accedere ai blog, e forse è un bene. Però il mio gesto non riguarda minimamente Silvana. Mi sono presa una pausa dalla scrittura. Dal raccontare di me. L’ho dovuto scrivere, per mettere in chiaro che ci sarà un periodo di stop, ma per dichiararlo innanzitutto a me stessa, perché se non l’avessi scritto, avrei avuto la tentazione di continuare. Ma non è che si scompare da un momento all’altro, nei fine settimana vi leggo. Per me siete importanti voi, che io scriva o meno è secondario. Per me siete persone, non avatar, ed è bello che continuaiate a scrivere lì. Magari tornerò a scrivere anch’io, mi prendo solo un po’ di pausa, ma è un’esigenza mia, che non c’entra nulla con voi. Anzi, se voi non ci foste stati, avrei superato con più fatica, un periodo molto difficile. Potrà sembrare assurdo, ma è così. E non capisco il suo atteggiamento, perché con lei credo di essermi sempre comportata bene.”
Silver Silvan
8 Maggio 2013
Non ne ho mai fatto una questione personale, mi sembra ovvio visto quello che ho scritto. Diciamo che trovo allucinante la frase “ho solo protetto il mio blog”, la metto nella mia classifica delle frasi non-sense. Parliamoci chiaro, se c’è una cosa riciclabile alla velocità della luce è un blog, si fa e si disfa in un attimo. Non si può dire altrettanto delle relazioni umane. Ora io vengo qui partendo dal presupposto che non ce ne siano, quindi trovo singolare che chi pensi il contrario si preoccupi di proteggere il blog in primis. Ricorda molto quelli che fanno interviste e levano il microfono prima che il diretto interessato abbia finito di parlare: le sembra che denoti interesse per la persona e per quello che sta dicendo? A me no, sembra piuttosto un finto rituale. Però si può anche fingere di sì, alla fine è una convenzione come un’altra.
interdetta
10 Maggio 2013
Io sono d’accordissimo con CheeseQ. In più ci metterei che il blog resta sempre un po’ la tua “creatura” e vedere qualcuno che la maltratta… Infastidisce. Questo vale per molte situazioni. Non polemizzerei molto sul è “giusto moderare o no”. Il posto è mio e lo gestisco io. Che c’è di strano, poi, nell’allontanare o nell’andar contro a ciò che non ci piace?
swanndelinfierno
10 Maggio 2013
come diceva una mia vecchia conoscenza, ovviamente virtuale, “il tifo contro nobilita l’uomo”.
cq
10 Maggio 2013
tifo contro…tutti, ovviamente!
Elena
8 Maggio 2013
Bello, bello!. Sei molto fortunata, sai perchè?, perchè questo significa che hai vicino a te, qualcuno che ti ascolta, che ti guarda, che cerca di capirti e, sopratutto, che ti sorride…e questo è quello che alla fine vale la pena.
cq
8 Maggio 2013
Sono fortunata anche perché ho molte persone che mi fanno sorridere e, a volte, ridere fino alle lacrime, no?
swanndelinfierno
8 Maggio 2013
si chiama Lucifero
Silver Silvan
8 Maggio 2013
Ah, allora non esiste.
cq
8 Maggio 2013
Nun spustà ca vocc!
Silver Silvan
8 Maggio 2013
Che significa?
cq
8 Maggio 2013
Non dire cose fuori luogo.
Silver Silvan
8 Maggio 2013
Come sarebbe “fuori luogo”? Il luogo c’era. Era il suo blog.
swanndelinfierno
9 Maggio 2013
cq
9 Maggio 2013
il Non sense all’italiana!
Silver Silvan
9 Maggio 2013
Qualsiasi roba sia è esteticamente inguardabile.
jackilnero
8 Maggio 2013
dubbiosa, forte e riflessiva.
wow, cq 😉
cq
8 Maggio 2013
Pensavo a te qualche giorno fa: ho iniziato a leggere il mio terzo libro di Jonathan Coe e mi dicevo “devo dire a jack che, se ancora non l’ha fatto, deve assolutamente leggere Coe”
jackilnero
8 Maggio 2013
sto facendo incetta di libri, piano piano: il kindle è uno strumento pericoloso!
jonathan Coe è segnato tra i miei “libri da leggere” alla sezione “cq” 😉
(non ce credi? credici ! )
cq
8 Maggio 2013
Se davvero hai la sezione libri “cq” sicuramente sarà la tua migliore sezione libri (faccina di persona orgogliosa e piena di sè)
jackilnero
8 Maggio 2013
Come “se davvero” ?
tiè, copiancollata:
La versione di Barney – Mordecai Richler. (cq)
Davide Enia – Cosi in terra 8 (cq)
Jonathan Coe – La banda dei brocchi (cq)
Jonathan Coe – Circolo Chiuso (cq)
E’ un po’ scarna, io direi…
cq
8 Maggio 2013
Allora aggiungi “La famiglia Wishaw” di Coe
“Correzioni” di Franzen
“Erase una vez el amor, pero tuve que matarle” di Efraim Medina
Ah, se non hai letto niente di Bukowski…fammi un fischio che rimediamo.
swanndelinfierno
8 Maggio 2013
ah, Cicucca, quanto ti voglio bene. quasi quanto a Berlinguer (Enrico).
sto rivalutando la lettura su reader.
cq
8 Maggio 2013
Mi vuoi bene per quel che leggo, per quel che scrivo o mi vuoi bene di quel bene un po’ di pena per essere napoletana?
jackilnero
8 Maggio 2013
Aggiunti Coe e Franzen, adesso sono alle prese con P.Roth perchè ho deciso che devo rimediare questa mancanza, e forse ne prenderò un po di suoi.
Ma quello di Medina è in spagnolo? Perchè lo spagnolo lo adoro, se una donna mi parla spagnolo le muoro davanti sbavando, ma in quanto a capirlo … ( infatti la suddetta donna potrebbe insultarmi e pensare che io sia un masochista vedendo quanto mi piace)
Lessi un libro di Bukowski troppi anni fa, non ricordo nemmeno il titolo .. se mi da un “essential guide” te ne sono grato, l’altro giorno spulciavo anche lui sullo store amazon ma non sapevo decidermi sui titoli.
@swann: pure io. La odiavo, ed i libri Belli li comprerò sempre… però è veramente un bell’aggeggino.
cq
8 Maggio 2013
Quello di medina esiste in traduzione edito da Feltrinelli “C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo”.
Di Charles ti consiglio immediatamente “Compagni di sbronze” per rimediare alla mancanza. Di Roth ho letto solo Everyman, mi toccherà leggere qualche altra cosa, mi sa.
swanndelinfierno
8 Maggio 2013
ti voglio un bene per un mix di tutte queste ragioni.
cq
8 Maggio 2013
Però soprattutto per aver portato nella tua vita Zio Giovanni e Pachialone.
swanndelinfierno
9 Maggio 2013
A proposito di Pachialone, è salito tre mesi fa con un cappello di paglia e la valigia di cartone, dicendo: “mi fermo giusto un paio di giorni”. Staziona ancora sul mio divano.
cq
9 Maggio 2013
Pachialone è così: sai quando arriva ma non sai quando se ne andrà. Ricordagli che ha una figlia in Spagna e 27 anni di regali arretrati!
jackilnero
8 Maggio 2013
aggiunti. Il “problema” è che una volta sarei andato in libreria , magari tra un po, adesso basterebbe cliccare… mi rovino, lo so io….
grazie cara.
swanndelinfierno
9 Maggio 2013
Facciamo così: io ti scendo Pachialone e tu mi sali lo zi’.
cq
9 Maggio 2013
Facciamo così: la Silvana tu esce i piedi e tu mi esci la foto
Silver Silvan
9 Maggio 2013
Ehi, e io che c’entro? Gestitevela tra di voi e non metteteci in mezzo!
Silver Silvan e i suoi piedi
Silver Silvan
9 Maggio 2013
Signorina, gliene manda sicuramente una falsa, magari dell’amico morto 20 anni prima!
cq
10 Maggio 2013
Secondo me fa finta di esistere. Evanescente.
swanndelinfierno
10 Maggio 2013
te la uscii molto tempo addietro
cq
10 Maggio 2013
era una foto alterata, cigno, non vale!
interdetta
10 Maggio 2013
Anch’io voglio la foto. Devo avere con me qualcosa di vecchio il giorno del Matrimonio. dammi un un tuo ritratto, Cignucco.
Silver Silvan
10 Maggio 2013
Potrebbe mandargliela alterata con Photo-Choc e non riprendersi più!
elisabettapendola
13 Maggio 2013
rovinati coi libri, è il modo più dignitoso di essere poveri!
swanndelinfierno
15 Maggio 2013
quant’è vero
Silver Silvan
16 Maggio 2013
quant’è nero
Silver Silvan
26 Maggio 2013
Signor Swann, lei mi manca parecchio. Più di tutti gli altri del blog della signorina Straf, che ho deciso di ripudiare per l’eternità. Passerò a chiedermi la ragione per tutto il pomeriggio. Credo che abbia a che fare col suo sarcasmo. Adoro i dissacratori.
Straf
26 Maggio 2013
quale gioia, Silvana.
Silver Silvan
26 Maggio 2013
Ma quale gioia.
Straf
26 Maggio 2013
e meno male che apprezzavi il sarcasmo.
Silver Silvan
26 Maggio 2013
Ci doveva mettere il punto esclamativo, allora, per farla suonare sarcastica. Altrimenti sa di realismo.
swanndelinfierno
27 Maggio 2013
Quale odore!
Silver Silvan
27 Maggio 2013
Eviterò di chiedere di cosa. Qualcosa mi dice che è meglio.