Lotte intestine.

Posted on 3 luglio 2012

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Ti ho spedito i sottintesi
per posta prioritaria,
li ho imballati insieme
a quella mezza primavera
che mi gettasti ai piedi.

Ho ripreso in mano le parole
che ti ho scritto in troppi anni,
le ho sfogliate come
la Repubblica del lunedì mattina:
uno spreco di diottrie.

Avrei desiderato
estirparti come un cancro.
Ma se solo ti allontani
di due palmi già mi manchi.
Poi ricordo che mi affami
senza indebolirti mai.

La natura è quel che è:
per quanto strepiti a cacciarti,
mi rode solo il fatto
che tu sei quella che ha talento.
Io sono un paio di mani.

Posted in: Non prosa